Le argomentazioni "logiche" sulla pena di morte
Io capisco che si possa essere contrari alla pena di morte per motivi religiosi, etici o persino "pratici" (ad esempio quelli che preferiscono i lavori forzati alla pena di morte). Mi fanno ridere le persone che non vogliono la pena di morte perché "Il criminale deve soffrire" (alla faccia).
Tuttavia quando si scomoda la logica sento come lo stridio del gesso sulla lavagna. Tanto per capirci, quelli che dicono: "Io sono contrario alla pena di morte perché lo Stato commette a sua volta lo stesso crimine che vuole punire, quindi è una contraddizione."
E i sostenitori di questa tesi si sentono pure intelligenti.
Beh ho una notizia per questi geniacci: lo Stato esercita il monopolio della forza.
La punizione di un crimine da parte dello Stato suppone sempre un'azione da parte dei suoi organi che in un cittadino non sarebbe tollerata. Non riguarda solo la pena di morte.
Ad esempio: lo Stato mettendoti in galera ti sta di fatto sequestrando. Idealmente lo fa per "recuperarti" (certo), ma sta commettendo comunque quello che per un comune cittadino sarebbe un crimine (io non posso sequestrare qualcuno, per quanto grande il suo torto o per quali che siano le mie intenzioni. Commetterei un crimine).
E questo non si limita alle "punizioni".
Perché lo Stato può esigere le tasse, mentre la Mafia non può (legalmente) chiedere il pizzo?
Perché lo Stato può condannare qualcuno a lavori socialmente utili, mentre il privato cittadino non può per principio obbligare qualcuno a svolgere un determinato lavoro?
Perché lo Stato può svolgere azioni di polizia, mentre il comune cittadino non può a buon diritto diventare vigilante?
Perché lo Stato può battere moneta mentre se lo fa il cittadino diventa contraffazione?
Eccetera eccetera.
La risposta a tutte queste domande è: perché lo Stato è lo Stato, la più potente fazione armata di un determinato territorio.
Ergo, l'argomentazione "logica" sulla pena di morte non ha il minimo senso: lo Stato commette continuamente "crimini" per regolare la propria comunità. Nel caso migliore è un potere che i cittadini possono regolare tramite il processo democratico, nel caso peggiore lo Stato ha semplicemente la forza per imporre le sue regole (tramite il suo braccio armato). Inutile cercare di valutare le azioni dello Stato come se fosse Tizio, Caio o Sempronio.
Siate contro la pena di morte per motivi religiosi, etici, pratici se credete. Non cercate "scorciatoie" logiche: non portano da nessuna parte.